lupo Andrea Persico
Lupo, lince, orso

Storia cronologica della ricomparsa del lupo in Svizzera

Storia cronologica della ricomparsa del lupo in Svizzera.

Stato: Novembre 2021

Gennaio 2021

La lupa dominante del branco di Ringelspitz viene trovata morta vicino a Pigniu (GR). L’esame del corpo rivela che la lupa è stata uccisa da altri lupi, probabilmente in un conflitto per il territorio.

Nelle gole del Reno nei pressi di Valendas (GR) un giovane lupo, probabilmente appartenente al branco di Ringelspitz, viene investito da un treno della Ferrovia retica. La stessa sorte capita a un giovane individuo verosimilmente del branco di Muchetta, investito tra Alvaneu-Bad e Filisur.

Febbraio 2021

La lupa F78 viene abbattuta dai guardacaccia bernesi. L’animale aveva ucciso diverse pecore (soprattutto di greggi non protette) nella regione di Gürbetal-Gantrisch (BE), ed ogni tentativo di dissuasione era risultato inutile. Sebbene le greggi non fossero protette, l’abbattimento è legale, perché secondo la Strategia Lupo per ottenere l’autorizzazione nelle regioni in cui questo animale è presente per la prima volta, possono essere conteggiati anche gli attacchi ad animali da reddito non protetti. È controverso cosa si intende con «presenza di lupi». Infatti nei comuni vicini ci sono stati regolarmente indizi della presenza di questo carnivoro, e oggigiorno la sua comparsa deve essere ritenuta possibile in tutto il territorio svizzero! È necessario adattare con urgenza questo punto della Strategia Lupo.

Marzo 2021

Un lupo viene avvistato nel canton Zurigo da una donna a cavallo. La sua presenza era già stata evidenziata da una fototrappola.

Il Consiglio federale apre la consultazione su una modifica parziale dell’ordinanza sulla caccia (OCP) concernente la gestione del lupo. L’emendamento prevede che gli interventi contro singoli lupi e contro interi branchi (regolazione) debbano essere possibili a partire da un minor numero di danni: in futuro l’intervento sarà autorizzato a partire da 10 uccisioni di animali da reddito protetti invece che da 15. Inoltre la Confederazione aumenterà i contributi finanziari per «misure supplementari» dei cantoni in materia di protezione delle greggi a condizione che queste si dimostrino efficaci e giustificate. Queste misure includono, ad esempio, l’uso di altre razze di cani da protezione oltre a quelle «ufficialmente riconosciute», come già avviene nei Grigioni. Pro Natura accetta questo adeguamento ma allo stesso tempo chiede una revisione completa della legge e dell’ordinanza sulla caccia, così come della Strategia Lupo, così da rafforzare la protezione delle specie in generale ed affrontare le questioni aperte sulla gestione del lupo.

Aprile 2021

In relazione alla consultazione sulla modifica parziale dell’ordinanza sulla caccia (OCP), il consigliere di Stato grigionese Mario Cavigelli dichiara che il Canton Grigioni esige misure più severe contro i lupi - noncurante della votazione popolare del settembre 2020 sulla revisione della legge sulla caccia. Mario Cavigelli chiede, tra le altre cose, che i Cantoni possano designare delle «zone libere dal lupo» o uccidere interi branchi. 

Maggio 2021

Un giovane lupo maschio viene investito sulla A3 nel Canton Svitto, vicino a Wollerau.

Un guardacaccia grigionese abbatte nei pressi di Vals un lupo maschio adulto che zoppicava vistosamente su una zampa anteriore. Si tratta probabilmente del maschio dominante del branco di Ringelspitz. Dopo aver perso la femmina dominante, questo sfortunato branco non ha quindi più neanche il maschio. Ci si chiede ora se il branco riuscirà a sopravvivere e a riprodursi. 

Luglio 2021

Il 15 luglio 2021 entrano in vigore gli aggiornamenti dell’ordinanza sulla caccia (OCP). In futuro, i singoli lupi e i branchi potranno essere abbattuti a partire da 10 animali da reddito uccisi al mese (invece di 15). Inoltre, il budget dell'UFAM per la protezione delle greggi è aumentato a 0.8 milioni di franchi. Le associazioni ambientaliste accettano l’abbassamento del limite dei danni causati dagli attacchi di lupo ma ritengono che il sostegno finanziario per la protezione delle greggi sia ancora insufficiente.

L’Ufficio della caccia e della pesca del Canton Vallese emette un ordine di abbattimento per un lupo nella valle di Goms. Negli ultimi giorni l’animale ha ucciso 7 pecore di un gregge protetto e altre 7 su alpeggi designati dal Cantone come «non proteggibili». Le organizzazioni ambientaliste rinunciano a presentare ricorso, dato che i requisiti legali sono soddisfatti. Tuttavia, stanno cercando il dialogo con l’Ufficio della caccia e il servizio dell’agricoltura, perché secondo Pro Natura e gli altri contrari, è inaccettabile che gli attacchi ad alpeggi non protetti (perché ritenuti “non proteggibili” dal Cantone) siano considerati per richiedere il permesso di abbattimento.

Due asini della regione di Schamserberg e un vitello nei pressi di Trimmis vengono gravemente feriti da lupi, ma sopravvivono. In Mesolcina e nel Prättigau avvengono frequenti attacchi alle pecore (per la maggior parte non protette). Il Canton Grigioni decide quindi di abbattere un lupo del Prättigau che ha ucciso più di 10 animali da reddito appartenenti a un gregge sufficientemente protetto vicino a Seewis.

Nella regione di Marchairuz, nel Giura vodese, sono stati ripetutamente attaccati alcuni vitelli di 6 mesi e più (>150 kg) nei pascoli boscati. La responsabilità dei lupi è in parte presunta e in parte accertata: almeno 3 casi su 10 sono sicuramente causati da lupi, presumibilmente appartenenti al branco presente nella regione. 

Nel Vallese, nella valle d’Hérens, diverse pecore vengono uccise dai lupi in luglio e agosto, a volte anche in greggi protette.

Agosto 2021

A fine luglio e inizio agosto avvengono tre incontri ravvicinati tra esseri umani e lupi del branco di Beverin nella regione del Parco naturale di Beverin (GR). Il primo incontro è stato con una pastora e il suo cane, i quali si stavano recando ad un alpeggio sopra Sufers e sono stati «sorpresi alle spalle» da un lupo che ha ringhiato da una distanza di 10 m. La donna ha allontanato il lupo gesticolando e gridando. La settimana seguente la stessa donna incontra tre giovani lupi nella stessa zona e a distanza ravvicinata. I lupi si avvicinano al cane e, secondo il rapporto ufficiale dei guardacaccia, cercano di «prenderlo». I media parleranno poi di «attacco di lupi a un cane pastore». Ancora una volta i lupi si spaventano e si allontanano in seguito alle urla e alle gesticolazioni della donna. Una settimana dopo un gruppo di escursionisti incontra due lupi adulti a una distanza di circa 20 m. Gli escursionisti urlano e gesticolano e i lupi si allontanano, restando però ancora visibili. Qualche minuto dopo il gruppo incontra altri tre giovani lupi che li seguono per 20 m prima di essere dissuasi dal comportamento degli escursionisti. I tre giovani esemplari raggiungono i due lupi adulti e rimangono per più o meno un quarto d’ora a una distanza di circa 300 m, sempre visibili dalle persone.

Il giorno dopo, nella zona in cui la pastora ha incontrato i lupi, alcuni alpigiani avvistano 5 lupi adulti e 6 giovani, verosimilmente il branco quasi al completo. Apparentemente la zona è il «luogo d’incontro» del branco di Beverin, il che potrebbe spiegare la curiosità e la voglia di esplorare dei lupi durante gli incontri. Sebbene non sia stato osservato nessun segno di aggressività verso le persone, l’Ufficio responsabile intende agire precauzionalmente e chiede una regolazione del branco di Beverin.

Il 3 agosto un lupo solitario viene ucciso nella valle di Goms dal guardacaccia, in seguito all’ordine di abbattimento emesso a luglio. 

Nella Val d’Hérens (VS), viene identificato un nuovo branco di lupi. Almeno cinque lupi sono stati ripresi da una fototrappola. Si tratta del quarto branco attestato nel Vallese (ma il primo branco, avvistato della regione di Augstbord, probabilmente non esiste più).

In seguito ai frequenti attacchi a greggi di pecore non protette, a bestiame di grandi dimensioni e anche ad incontri ravvicinati con esseri umani, l’Ufficio della caccia e della pesca dei Grigioni richiede (nuovamente) una regolazione del branco di Beverin (per la seconda volta dal 2019). L’UFAM autorizza l’abbattimento di 3 giovani lupi, ma non quello del lupo dominante M92, ritenuto responsabile dall’Ufficio della caccia e della pesca della maggior parte dei danni e della trasmissione di una «tradizione» pericolosa all’interno del branco. Secondo l’UFAM, le condizioni giuridiche richieste dall’ordinanza sulla caccia non sono soddisfatte. Prima di autorizzare l’abbattimento, M92 dovrebbe essere riconosciuto come «l’autore» di almeno due terzi di tutti i danni avvenuti nella regione da diversi anni. Le associazioni ambientaliste accettano la decisione di regolazione e rinunciano al ricorso, anche se considerano il comportamento del branco molto meno preoccupante di quanto valutato dal Cantone. Le condizioni di regolazione sono in ogni caso soddisfatte, visto il numero di danni causati a greggi protette.

L’Ufficio per la caccia e la pesca del Canton Vaud richiede la regolazione del branco nella regione di Marchairuz in seguito a ripetuti attacchi a bestiame di grandi dimensioni. L’UFAM autorizza l’abbattimento di due giovani lupi. Le associazioni ambientaliste accettano la decisione e rinunciano al ricorso, ma si impegnano affinché vengano prese misure appropriate per evitare ulteriori attacchi nell’anno seguente. A causa della decisione di regolazione, diversi «simpatizzanti del lupo» organizzano proteste e azioni di disturbo contro l’Ufficio caccia e pesca cantonale.

In seguito a ripetuti attacchi a greggi di pecore protette nella Val d’Hérens, l’Ufficio caccia e pesca vallesano richiede la regolazione del branco appena identificato nella regione. L’UFAM autorizza la regolazione. Le associazioni ambientaliste accettano la decisione e rinunciano al ricorso, dato il numero di danni causati a greggi non protette.

Settembre 2021

Nel Canton Glarona, nella bandita di caccia di Kärpf, viene identificato un nuovo branco tramite le riprese di una fototrappola, che immortala due lupacchiotti. Si tratta della seconda prova di un branco presente nel cantone.

L’8 settembre, soltanto pochi giorni dopo aver ricevuto l’autorizzazione del’UFAM per la regolazione del branco di Beverin, i guardacaccia grigionesi riescono ad abbattere due giovani lupi. Da qui a fine marzo 2022 potranno abbattere ancora un altro esemplare. 

L’11 settembre i guardacaccia grigionesi constatano una nuova avvenuta riproduzione dei lupi nell’Alta Mesolcina, vicino al passo del San Bernardino, e quindi un probabile nuovo branco. La fototrappola ha rivelato soltanto un lupacchiotto. Si tratta della settima prova di presenza di un branco di lupi nel cantone (ma il branco del Calanda e quello di Ringelspitz sono scomparsi).

L’Ufficio federale dell’ambiente respinge una richiesta del Canton Grigioni volta a regolare anche il branco di Stagias. Le condizioni non sono soddisfatte, perché una parte dei danni registrati dal Cantone sono avvenuti in greggi non sufficientemente protette, rispettivamente non protette.

Il Canton Vaud conferma la presenza di un altro branco di lupi nel Giura vodese e nella regione francese confinante (regione di Risoud, Vallée de Joux).

Anche dopo la bocciatura della nuova legge sulla caccia (o forse soprattutto a causa di essa), la discussione politica riguardo al lupo rimane accesa. Quest’anno più di una dozzina di nuove mozioni in Consiglio nazionale e nelle commissioni trattano di conflitti legati al lupo.

Il mese si conclude senza l’uccisione del lupo per il quale era stato autorizzato l’abbattimento nel Prättigau (GR).

Ottobre 2021

Vicino a St. Ursanne viene trovata la prima prova (genetica) sicura della presenza di un lupo nel canton Giura. Ciò significa che il lupo è ora anche alle porte dei semicantoni di Basilea Campagna e Basilea Città.

Il mese di ottobre si conclude senza l’abbattimento di lupi nel quadro della regolazione autorizzata. Nella regione di Marchairuz, la resistenza locale dei difensori del lupo ostacola i tentativi di regolazione. Inoltre i branchi sono molto più mobili rispetto all’estate, il che riduce le possibilità d’intervento dei guardacaccia.

Novembre 2021

Sette capre vengono uccise da un carnivoro vicino a Lauwil, nel cantone di Basilea Campagna. Qualche giorno dopo un lupo viene avvistato presso una fattoria isolata vicino a Zeglingen, sempre nel cantone di Basilea Campagna. Una fototrappola immortala l’animale vicino a Nunningen. Qualche giorno dopo, le analisi genetiche degli attacchi di Lauwil confermano la presenza del lupo, diventando la prima prova certa nel cantone di Basilea Campagna.

Un lupo morto viene trovato nel Pfynwald (VS). L’autopsia rivela che l’animale è stato investito da un’auto.

L’Ufficio della caccia e della pesca del Canton Ticino segnala la presenza di un nuovo branco di lupi nel territorio ticinese. Infatti nella selvaggia Valle Onsernone sono stati identificati due animali adulti con almeno 3 cuccioli.

Numero di branchi nel novembre 2021

Si contano 8 branchi di lupi con prove attuali di riproduzione (Beverin, Stagias, San Bernardino (GR), Onsernone (TI), Kärpf (GL), Val d’Hérens (VS), Marchairuz, Risoud (VD). Inoltre sono stati identificati almeno altri 5 branchi, ma senza prove di riproduzione nell’anno in corso: branco dell’Albula (Muchetta) e branco di Valgronda (GR), Schilt (GL), Chablais et Anniviers (VS). Inoltre degli indizi (non confermati) di riproduzione di lupo sono stati trovati nelle regioni di Entremont (VS), Augstbord (VS), Morobbia/Val Colla (TI) e Weisstannental/Calanda (SG/GR).

In totale, si possono ipotizzare 13-15 branchi di lupi e una popolazione svizzera di circa 150 individui. Questi numeri indicano che ci stiamo avvicinando allo «stato di conservazione favorevole» per il lupo in Svizzera.

Nel novembre 2021 Pro Natura conclude la sua cronaca del ritorno del lupo in Svizzera. Possiamo affermare che nel nostro paese il lupo è di nuovo una specie autoctona e diffusa. Probabilmente nei prossimi anni questo animale ricolonizzerà gli ambienti adatti a lui nel Giura e nelle (Pre-)Alpi che non sono ancora occupati. Il Gruppo Lupo Svizzera fornisce informazioni sullo stato attuale della distribuzione del lupo e dei branchi di lupi in Svizzera nel sito www.gruppe-wolf.ch/it e nella relativa pagina Facebook.

2020

Gennaio 2020

Una lupa viene investita da un treno presso Bonaduz (GR). 

Febbraio 2020

Vicino a Bischofszell (TG) i collaboratori dell’Ufficio della caccia abbattono un lupo affetto da rogna, che nelle ultime settimane aveva causato danni importanti agli animali da allevamento nella zona di confine dei cantoni TG e SG, anche nei recinti di alcune fattorie. Si tratta di un individuo proveniente dall’Italia.

I guardacaccia del Canton Grigioni applicano un collare trasmettitore a un lupo del nuovo branco di Valgronda. L’obiettivo è quello di monitorare più da vicino i movimenti di questo branco poco schivo, che nelle ultime settimane si trovava nei pressi di Obersaxen. L’Ufficio per la caccia e la pesca del Canton Grigioni spera anche che l’intervento di applicazione del collare, avvenuto nelle vicinanze di una fattoria, abbia l’effetto di spaventare i lupi.

Marzo 2020

A causa della pandemia di COVID-19, la votazione sulla nuova legge sulla caccia viene rimandata a settembre 2020.

Aprile 2020

Il tribunale cantonale vallesano accoglie i ricorsi di Pro Natura e dell’Ufficio federale dell’ambiente UFAM riguardo all’autorizzazione rilasciata nel 2018 per l’abbattimento di un lupo nella Val d’Anniviers. Secondo la sentenza del tribunale, il numero di pecore uccise appartenenti a greggi effettivamente protette non era sufficiente per autorizzare l’abbattimento; inoltre il perimetro di tiro riguardava una zona in cui si doveva presumere la presenza di un branco di lupi, perciò si sarebbe dovuta richiedere la regolazione del branco invece che l’abbattimento del singolo animale - che però non rientra nelle competenze del Cantone. L’argomentazione di Pro Natura è stata quindi confermata in tutti i punti importanti.

Luglio 2020

In occasione del 25° anniversario del ritorno del lupo in Svizzera, KORA pubblica un rapporto completo sulla situazione del lupo nel nostro paese, mettendone in evidenza vari aspetti.

Nei dintorni di Sedrun (GR) i guardacaccia provano la presenza del quinto branco di lupi dei Grigioni. Le fototrappole rilevano almeno 3 cuccioli del branco di Stagias.

Inoltre alcuni indizi acustici rilevati vicino al Glaspass provano l’avvenuta nuova riproduzione del branco di Beverin. Alcune osservazioni effettuate suggeriscono che anche nel branco di Ringelspitz ci siano almeno 5 nuovi volpacchiotti.

Agosto 2020

Nella valle posteriore dell’Albula i guardacaccia confermano la presenza di un altro branco di lupi con prole: il branco chiamato «Muchetta» è il sesto branco di lupi dei Grigioni. Da due anni non ci sono prove che il primo branco, quello del Calanda, si sia riprodotto e si suppone che non esista più.

Settembre 2020

Un cacciatore avvista due giovani lupi nella Mürtschental (GL). Già nel febbraio dello stesso anno erano stati osservati due lupi adulti insieme nella regione del Kerenzerberg. Si tratta della prima prova della presenza di un branco di lupi nel Canton Glarona. Viene battezzato «branco Schilt».

Il 27 settembre 2020, con una maggioranza del 51.9% dei voti, il popolo svizzero respinge la nuova legge sulla caccia e quindi la riduzione della protezione dei lupi! Si tratta di una vittoria storica per le organizzazioni ambientaliste contro un progetto di legge proposto dalle autorità. Tuttavia, le organizzazioni vincitrici sono coscienti della situazione difficile vissuta dagli abitanti delle montagne e della necessità di agire per affrontare il lupo. Per questo propongono un compromesso tramite un’ordinanza sulla caccia. Una relativa mozione viene presentata dalla CAPTE-N e dalla CAPTE-S e sottoposta al Consiglio nazionale e al Consiglio degli Stati durante la seguente sessione invernale.

L’Ufficio della caccia e della pesca del Vallese conferma l’avvenuta nuova riproduzione del branco di lupi del Vallese centrale, sul territorio del comune di Grône.

L’Ufficio della caccia e della pesca dei Grigioni richiede alla Confederazione la regolazione del branco di Beverin, che avrebbe attaccato due capi di bestiame grosso (un vitello e un asino). La Confederazione respinge la richiesta. Secondo l’UFAM, un solo asino non costituisce un «danno ingente» che autorizzerebbe, secondo la legge sulla caccia, l’intervento contro tutto il branco. Il vitello ucciso è nato in un pascolo non protetto e quindi non può essere calcolato ai fini della richiesta.

Ottobre 2020

Nella regione di Gantrisch (BE) un lupo uccide diverse pecore (perlopiù non protette o non sufficientemente protette) e ne ferisce altre. L’Ufficio della caccia decide di mettere in atto misure dissuasive.

Novembre 2020

Nella valle del Reno sangallese e nei vicini cantoni di Appenzello interno ed esterno diversi animali da reddito vengono uccisi o feriti dai lupi, in parte quasi contemporaneamente. Si suppone quindi la presenza in zona di almeno due, forse anche tre lupi. Ci sono stati anche avvistamenti a distanze relativamente brevi.

Nella Surselva un altro lupo viene investito da un’auto, questa volta tra Disentis e Sedrun. Il giovane maschio apparteneva probabilmente alla cucciolata di quest’anno del branco Stagias.

Dicembre 2020

L’Ufficio della caccia e della pesca vallesano pubblica il suo bilancio annuale dell’attività dei lupi nel cantone. Sono stati registrati 22 lupi, di cui 16 individui nuovi. Sono stati uccisi 302 animali da reddito, di cui 65 in greggi protette. Sia nel basso Vallese che nel Vallese centrale è stato rilevato un branco, entrambi con prole. Inoltre una coppia di lupi vive nella Val d’Entremont e un’altra nella Val de Bagnes.

Tra Surava e Alvaneu (GR) due giovani lupi del branco di Muchetta sono stati investita da un treno e almeno uno di loro è morto. Le ricerche per ritrovare il secondo animale, probabilmente ferito, sono state vane. I due lupi stavano cercando di attraversare i binari insieme ad altri 5.

Un giovane lupo è stato investito da un’auto in Surselva, sulla strada sotto Siat. Si tratta probabilmente di un giovane lupo appartenente al branco di Ringelspitz.

Numero di branchi nel dicembre 2020

9 branchi con comprovata riproduzione (Ringelspitz, Beverin, Valgronda, Stagias, Muchetta in GR, branco Schilt in GL, Chablais e Vallese centrale in VS, Marchairuz in VD).

I branchi del Calanda (GR) e della Val Morobbia (TI) probabilmente non esistono più. 

La popolazione totale dei lupi svizzeri dovrebbe essere di circa 100 individui.

2019

Gennaio 2019

Per la prima volta una fototrappola immortala un lupo nel Principato del Liechtenstein.

L’Università di Losanna pubblica i risultati di uno studio sulla genetica dei lupi «svizzeri»: dalla loro ricomparsa nel nostro paese nel 1995, l’Istituto dell’UNIL responsabile ha analizzato campioni appartenenti a 115 lupi svizzeri diversi. Solo in due casi (appena il 2%) sono state trovate tracce genetiche di un precedente incrocio con cani. I due individui discendono quindi da stirpi di lupi all’interno delle quali è avvenuto un incrocio con cani (probabilmente nell’Italia meridionale) tre o quattro generazioni prima. Esteriormente e nel comportamento questi lupi sono identici agli altri lupi «di razza». Da un punto di vista scientifico, i risultati dello studio sono almeno una risposta alle teorie complottiste degli oppositori del lupo, secondo i quali i lupi in Svizzera sono tutti ibridi liberati in natura, senza diritto di viverci.

Febbraio 2019

Un giovane lupo viene investito da un’auto tra Trin e Flims.

La lupa F26 viene identificata geneticamente sul territorio del branco della Morobbia. Si tratta di un giovane animale della cucciolata nata nel 2016 nel branco della Morobbia che ora è in età riproduttiva. A quanto pare finora non ha ancora lasciato il territorio: forse ha preso il posto di capobranco della sua defunta madre?

Marzo 2019

L’Ufficio vallesano della caccia e della pesca presenta i risultati del monitoraggio dei lupi nel 2018, secondo il quale sono stati rilevati 10 esemplari in tutto il cantone, ma senza la chiara presenza di un branco. Più volte è stato possibile rilevare gruppi di 3-4 lupi insieme, ma senza prova di lupacchiotti. Inoltre, secondo la Strategia Lupo della Confederazione, per essere definito branco un gruppo di lupi deve essere stabile e quindi spostarsi in modo unito per almeno 12 mesi. I danni causati dai lupi nel canton Vallese sono aumentati in modo considerevole, con 296 pecore uccise nel 2018.

Nei pressi di Erlinsbach (AG) non lontano dal confine con il cantone di Basilea Campagna, un lupo è stato immortalato da una trappola fotografica installata da alcuni cacciatori. Si tratta della prima prova inequivocabile della presenza di un lupo nella Svizzera nord-occidentale.

Giugno 2019

Sul passo dello Julier una femmina di lupo viene investita da un’auto e rimane gravemente ferita. L’animale viene abbattuto sul posto dai guardacaccia. Il numero crescente di lupi vittime di incidenti stradali e ferroviari testimonia l’aumento generale della popolazione di lupi in Svizzera.

Luglio 2019

Nella regione di Beverin-Thusis viene identificato un nuovo branco di lupi, il terzo del canton Grigioni e (probabilmente) il quinto della Svizzera. Dopo che l’anno prima era stata confermata la formazione di una coppia nella zona, con il monitoraggio dei lupi ora sono stati rilevati almeno 7 cuccioli. I genitori provengono entrambi dall’Italia, quindi non discendono da uno dei branchi già esistenti di lupi svizzeri.

Dopo un anno sfortunato, anche il branco di Ringelspitz sembra essere riuscito di nuovo a riprodursi: nel suo territorio, le fototrappole installate dai guardacaccia hanno registrato la presenza di tre lupacchiotti vicino a Ilanz. La madre, F33, proviene dal vicino branco del Calanda mentre il padre, M56, è emigrato dall’Italia.

Agosto 2019

Nel territorio di Obersaxen-Mundaun un cacciatore avvista tre cuccioli di lupo insieme a due adulti. Si tratta probabilmente di una famiglia finora sconosciuta che rappresenta quindi il quarto branco di lupi su suolo grigionese. Si attende ancora la conferma ufficiale dell’avvistamento e dei campioni di DNA.

In Vallese, nella regione di Chablais, le fototrappole installate dai guardacaccia registrano sette cuccioli di lupo insieme a un maschio adulto. Nella zona è stata confermata la presenza dei lupi aduti F43 e M88, probabilmente i genitori di questo nuovo branco vallesano.

Nella regione vodese di Marchairuz, a sud-est della Vallée de Joux, una fototrappola immortala tre lupacchiotti. L’anno precedente era già stata confermata nella stessa zona una coppia di lupi ed era quindi prevedibile la formazione di un branco. Si tratta del primo branco di lupi fuori dalle Alpi, e il primo branco nelle montagne del Giura.

Settembre 2019

Dopo oltre un anno di dibattiti, le due camere del Parlamento approvano una nuova legge sulla caccia che indebolirebbe notevolmente la protezione del lupo in Svizzera. In futuro la regolazione del lupo sarà decisa a livello cantonale anziché dalla Confederazione. Il lupo sarà considerato una «specie regolabile» analoga allo stambecco, e gli interventi annuali di routine sulla popolazione dei lupi sarebbero possibili senza l’obbligo di dimostrare che siano avvenuti danni «ingenti».

Le organizzazioni ambientaliste BirdLife Svizzera, Gruppo Lupo Svizzera, Pro Natura, WWF Svizzera e zoosuisse ritengono eccessiva questa revisione della legge e lanciano un referendum. In tre mesi, da inizio gennaio 2020, vengono raccolte più di 100'000 firme contro la revisione. Questo permetterà agli elettori di votare la nuova legge sulla caccia. La votazione è prevista a maggio 2020.

Ottobre 2019

Dopo l’uccisione di almeno 15 capre e alcune pecore appartenenti a greggi protette presenti nel territorio del branco di Beverin, il Cantone dei Grigioni rilascia un’autorizzazione alla regolazione approvata dalla Confederazione. 4 giovani lupi del branco di Beverin devono essere abbattuti entro il 31 marzo 2020. Poiché i requisiti minimi di protezione delle greggi sono soddisfatti, l’abbattimento è conforme all’ordinanza sulla caccia e le associazioni ambientaliste rinunciano a presentare ricorso. Nella stessa settimana due giovani lupi del branco vengono abbattuti dai guardacaccia grigionesi.

Novembre 2019

Nell’ambito dell’autorizzazione alla regolazione, un terzo giovane lupo del branco di Beverin viene abbattuto vicino a un insediamento. Un quarto giovane lupo gravemente ferito in un incidente stradale vicino a Cazis, viene soppresso dai guardacaccia e conteggiato nella quota di regolazione del branco di Beverin.

Dicembre 2019

L’Ufficio vallesano della caccia e della pesca presenta il bilancio annuale dell’attività dei lupi nel cantone. Sono stati individuati 18 lupi, di cui 10 nuovi individui. È confermata l’uccisione di 205 capi di bestiame da parte dei lupi, 26 dei quali in greggi protette. Nel Vallese centrale e nel Basso Vallese è stata dimostrata l’avvenuta riproduzione di due branchi presenti (Vallese centrale e Chablais).

Due lupi sono stati investiti in Surselva (GR): una giovane femmina del nuovo branco di Obersaxen (chiamato branco di Valgronda) è stata investita da un treno vicino a Brigels, mentre la seconda vittima è una lupa del branco del Calanda nata l’anno scorso e investita su una strada vicino a Trin.

Numero di branchi nel dicembre 2019

5 branchi con comprovata, attuale riproduzione (Ringelspitz, Beverin e Valgronda in GR, Chablais in VS, Marchairuz in VD).

Quest’anno non è ancora stata raccolta nessuna prova della riproduzione dei branchi finora conosciuti (Calanda in GR e Morobbia in TI)

Nel 2019 i lupi hanno ucciso in totale 420 animali da reddito. Con forti fluttuazioni annuali, si osserva un aumento leggero ma costante del numero di predazioni, che va di pari passo con la crescita della popolazione di lupi. Tuttavia il numero di lupi aumenta maggiormente rispetto alla curva degli animali predati: infatti in confronto a 10 anni fa, oggi si registrano meno predazioni di animali da reddito per lupo e per anno. Questo è un chiaro segno che la protezione delle greggi funziona e che sta diventano sempre più consolidata.

2018

Febbraio 2018

La lupa F28 viene uccisa accidentalmente durante una battuta di caccia alle volpi nella valle di Goms. Il cacciatore responsabile ha immediatamente segnalato l’incidente alle autorità.

Un lupo viene investito da un treno della Ferrovia retica tra Tamins e Trin (GR). Si tratta di un giovane animale nato l’anno scorso nel branco del Calanda.

Aprile 2018

Da Natale un lupo zoppicante è stato visto più volte nella regione di Sargans (SG). Si è avvicinato spesso a case e insediamenti. L’animale, molto magro, viene abbattuto dai guardacaccia in aprile, nei pressi di Bad Ragaz.

Maggio 2018

Un lupo viene avvistato nei pressi di Horgen (ZH) e fotografato. Inoltre questo mese viene individuato per la prima volta un lupo nel canton Zugo.

Luglio 2018

Nella regione della Bündner Herrschaft (GR) i guardacaccia abbattono un lupo gravemente malato, probabilmente un giovane nato l’anno scorso nel branco del Calanda. L’animale era apatico, girava in tondo, teneva un occhio chiuso e si muoveva in pieno giorno. L’esame patologico non ha identificato alcun virus, ma i sintomi di una meningite grave fanno pensare al cimurro, che dall’anno scorso è stato rilevato nella regione in diversi animali selvatici (volpi, tassi). Dal punto di vista veterinario, la rabbia può essere esclusa.

Agosto 2018

È stata confermata una nuova riproduzione del branco del Calanda, con 5 cuccioli. Si tratta quindi della settima (!) volta consecutiva che gli animali fondatori del branco si riproducono. Questi due adulti, M30 e F07, devono avere almeno 9 anni, un’età più che rispettabile per dei lupi in libertà.

Anche in Valle Morobbia è stata confermata l’avvenuta riproduzione del branco - la quarta consecutiva - con almeno due cuccioli nati quest’anno.

Settembre 2018

Sul Piz Mirutta, vicino a Flims, alcuni pastori trovano il corpo senza vita di un giovane lupo caduto in una scarpata.

Viene trovata morta F08, la lupa fondatrice del branco della Morobbia. La causa della morte è presumibilmente il cimurro. Non si sa se i cuccioli nati quest’anno sopravvivranno alla perdita della madre.

Le autorità vallesane rilasciano due autorizzazioni di abbattimento per un lupo nella Val d’Anniviers e per un altro nell’alta Valle di Goms. Pro Natura e il WWF presentano un ricorso congiunto contro la decisione di abbattimento per il lupo della Val d’Anniviers e lo stesso fa l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM). Secondo Pro Natura, l’autorizzazione riguarda il territorio di un branco e può quindi essere approvata come regolazione solo dalla Confederazione, e non dal Cantone. In più, la decisione non riguarda un lupo specifico ma un lupo «qualsiasi» all’interno della zona in cui sono avvenuti i danni. Inoltre, alcune delle predazioni hanno colpito greggi non protette, e per questo secondo Pro Natura non sono soddisfatte le condizioni necessarie per l’attuazione di misure contro singoli lupi. La risposta del Consiglio di Stato non è stata soddisfacente, per cui il caso è stato presentato al Tribunale cantonale.

Nel caso dell’autorizzazione di abbattimento nella Valle di Goms, Pro Natura rinuncia a ricorrere. Sebbene esista un notevole margine di miglioramento, le misure di protezione attuate possono essere definite sufficienti e il lupo che ha imparato a scavalcare le recinzioni è probabilmente un lupo «problematico». Pro Natura non ha particolari obiezioni agli abbattimenti di animali singoli, purché siano in linea con la Strategia Lupo.

In entrambi i casi il periodo di 60 giorni per l’abbattimento scade senza che nessun lupo venga ucciso. E questo nonostante il fatto che nella valle di Goms i circa 100 cacciatori presenti erano autorizzati a sparare al lupo durante la caccia alta!

Ottobre 2018

In una settimana, altri due giovani lupi precipitano da una parete rocciosa sul Piz Mirutta. Uno dei due è stato visto cadere dai pastori presenti in una capanna vicina. Il corpo senza vita del secondo animale è stato invece trovato da un escursionista. Non ci sono indicazioni di cause esterne.

Due nuovi lupi sono stati identificati in Vallese sulla base di campioni genetici: M88 e M89. Oltre alla riproduzione di coppie «autoctone», l’arrivo costante di lupi dalla Francia e dall’Italia garantisce un forte aumento della popolazione di questa specie in Svizzera. Nel frattempo, poiché diversi branchi si sono formati anche nel Veneto, si prevede l’arrivo di lupi anche da sud-est.

Dicembre 2018

Le indagini dell’Istituto di patologia animale di Berna hanno dimostrato che i tre giovani lupi morti sul Piz Mirutta vicino a Flims non appartenevano al branco del Calanda. A parte le numerose fratture ossee, non sono stati trovati altri indizi che rivelino la causa di morte (eventualmente anche non naturale). Escludendo l’appartenenza di questi individui al branco del Calanda, si ha la prova della presenza di un secondo branco in territorio grigionese: il branco di Ringelspitz. Si tratta probabilmente del quarto branco di lupi svizzeri. Per il momento non è ancora chiaro se il branco esiste ancora dopo la morte dei tre giovani lupi.

Nel 2018 i lupi hanno ucciso in totale 513 animali da reddito: un aumento significativo del bilancio dei danni che riflette, tra l’altro, il forte aumento della popolazione di lupi. Tuttavia, circa 300 di questi attacchi sono avvenuti nel solo canton Vallese, il 90% dei quali in greggi non protette o non sufficientemente protette.

Nel 2018 sul territorio svizzero erano presenti 4 (forse anche 5) branchi di lupi. L’aumento dei branchi dimostra che la popolazione dei lupi in Svizzera si trova attualmente in una fase di crescita esponenziale - una crescita insolitamente tardiva, se si considera che la colonizzazione del paese da parte di questa specie è iniziata già 23 anni fa! Attualmente la Svizzera offre ancora molti ambienti adatti ad accogliere altri branchi. Dove invece il branco è stabile, ad esempio nella regione del Calanda, la densità di lupi resta costante attorno ai 5-10 individui per 250 km2. Grazie ai meccanismi di regolazione naturali (come la presenza di prede, il comportamento territoriale e la riproduzione dei soli capibranco) non si deve temere «un’esplosione demografica» della popolazione di lupi.

2017

Gennaio 2017

Un nuovo lupo viene individuato nella regione di Augstbord. La femmina F24 non era finora nota alle autorità. È possibile che questa lupa sia una figlia di M59 e F14, i fondatori del branco. Le autorità vallesane intendono ora tentare di eliminare un secondo lupo, dato che il branco è apparentemente più grande di quello che si pensava. In totale, sulla base di analisi genetiche, sono stati individuati nella regione di Augstbord i giovani M72, F22, F23 e F24.

I risultati di un’analisi genetica nella zona di Evolène hanno evidenziato la presenza di un nuovo animale, M73.

Febbraio 2017

Un campione di saliva di lupo prelevato da un cervo ucciso nella Diemtigtal (BE), prova la presenza di un nuovo individuo, M74. L’animale ha un comportamento discreto e finora non ha attaccato alcun animale da reddito.

Nella Val d’Anniviers (VS) alcuni escursionisti scoprono una carcassa di lupo. L’animale, la lupa F16, è stata vittima di un bracconiere. Era stata identificata più volte dal 2014. Il Ministero pubblico avvia un’indagine.

Marzo 2017

In gennaio e febbraio un lupo ha ucciso più di 40 pecore in Bregaglia, Mesolcina (GR) e Leventina (TI). In tre casi il responsabile è il lupo maschio M75. Di comune accordo i Cantoni Grigioni e Ticino rilasciano un’autorizzazione di abbattimento (limitata a 60 giorni). Il perimetro di abbattimento viene definito generosamente.

Aprile 2017

Scade il periodo di regolazione per il branco di Augstbord, durante il quale è stato abbattuto uno dei due lupi. Dopo il primo abbattimento i lupi del branco hanno effettivamente evitato le zone abitate.

Maggio 2017

Anche il Canton San Gallo rilascia un’autorizzazione di abbattimento contro il maschio M75, che continua a causare danni. Questo lupo salta le recinzioni dei pascoli e in un caso è persino entrato in una stalla. Gli sono stati attribuiti più di 50 attacchi nei cantoni TI, GR, SG, TG e ZH.

Anche il Canton Appenzello esterno rilascia un’autorizzazione di abbattimento contro M75. Il periodo di abbattimento scade senza l’avvenuta uccisione.

Giugno 2017

Una lupa viene trovata morta nel comune di Jaun (FR). Il Ministero pubblico apre un’indagine. Secondo le analisi genetiche si tratta della lupa F13, che era presente da molto tempo nella zona. Negli ultimi mesi era stata vista in compagnia di un maschio (M64), di cui non si conosce la posizione. Gli esami patologici dimostrano che la lupa è stata uccisa dolosamente, avvelenata. Nelle vicinanze vengono trovati altri animali morti (volpi, tassi, martore e gatti). È fortemente sospettata una persona nota alla polizia.

Nella prima metà del 2017 sono state trovate prove attendibili della presenza di lupi (avvistamenti, campioni genetici, ritrovamenti di lupi morti) nel Calanda, nel centro dei Grigioni, in Bassa Engadina, Bregaglia, Ticino, Alto Vallese, Oberland bernese/Friburgo, nella Svizzera centrale e settentrionale (AR/TG/ZH). Altre tracce affidabili (predazioni, impronte) sono state trovate anche nel Basso Vallese, in Svizzera centrale e sull’Altopiano (ai piedi del massiccio del Giura BE/SO, ZH). Non è stato possibile verificare un indizio della presenza di lupi proveniente dal Canton Giura. Fondamentalmente, la comparsa dei lupi può e deve essere prevista in tutta la Svizzera in qualsiasi momento!

Luglio 2017

Viene confermata una nuova riproduzione del branco del Calanda: 8 lupacchiotti sono stati ripresi dalle fototrappole installate nella regione.

Agosto 2017

Anche il branco della Morobbia in Ticino si è di nuovo riprodotto: il guardacaccia ha individuato almeno 4 cuccioli. Il territorio di questo branco si estende apparentemente su parti del Ticino, dell’Italia e dei Grigioni.

Il Consiglio federale licenzia il messaggio sulla revisione parziale della federale sulla caccia e la protezione (LCP). Questa prevede la possibilità di regolare in futuro le popolazioni di lupi prima che si verifichino danni ingenti. Inoltre il DATEC chiederà alla Convenzione di Berna di declassare lo status di protezione del lupo da «specie assolutamente protetta» a «specie protetta». Pro Natura e le altre grandi associazioni ambientaliste (WWF Svizzera, BirdLife Svizzera) respingono la nuova legge, temendo un forte allentamento non solo della protezione del lupo, ma anche delle specie in generale. Si sta valutando la possibilità di lanciare un referendum.

Settembre 2017

Un giovane lupo viene avvistato nella foresta di Zimmerwald, alle «porte» della città di Berna. L’animale si mostra poco timido nei confronti dell’uomo e viene perciò dissuaso dai guardacaccia con un colpo di avvertimento.

Ottobre 2017

Il monitoraggio dei lupi in Vallese rivela la presenza di almeno due giovani lupi nella regione della Val d’Hérens e della Val d’Anniviers, e quindi la presenza di un branco. Al momento non è dato sapere se si tratti del branco di Augstbord che si è spostato verso ovest, oppure di un altro branco.

Nonostante la crescente presenza di branchi, nel 2017 sono stati registrati 284 attacchi di lupo, un numero nettamente inferiore rispetto all’anno precedente. Sembra che le misure di protezione delle greggi attuate comincino ad avere effetto.

Nel 2017 c’erano almeno 3 (forse 4) branchi di lupi sul territorio svizzero.

2016

Gennaio 2016

Entra in vigore la revisione della Strategia Lupo. La novità è soprattutto la tabella di valutazione del comportamento dei lupi. Pro Natura non è d’accordo con i criteri scelti, poiché il comportamento naturale nel lupo viene inutilmente e frettolosamente interpretato come «pericoloso». Nel documento vengono trascurati elementi centrali, come ad esempio l’esigenza formale di registrare gli incontri tra uomo e lupo, o l’eliminazione delle possibili fonti di cibo dalle zone abitate.

Febbraio 2016

La Commissione dell’ambiente del Consiglio degli Stati è favorevole alla caccia al lupo continua, senza periodi di protezione. Ciò comporterebbe una nuova strategia di sterminio del lupo.

Marzo 2016

Due lupi maschi finora sconosciuti (M63, M64) vengono individuati nel Vallese durante un monitoraggio invernale. Il monitoraggio rileva anche che una coppia di lupi si sta muovendo nella regione di Augstbord, dove presumibilmente si formerà presto un altro branco di lupi.

Il Consiglio degli Stati respinge la «mozione Imoberdorf», la quale richiedeva la possibilità di cacciare i lupi tutto l’anno. La mozione è quindi definitivamente respinta. Il Parlamento aveva approvato solo di recente un allentamento della protezione del lupo (rendendo possibile, a determinate condizioni, l’abbattimento di giovani lupi di un branco). Pro Natura accoglie con favore il «sangue freddo» del Consiglio degli Stati e invita i parlamentari a continuare a sostenere una politica del lupo lucida, equilibrata e orientata alle soluzioni.

Un lupo morto è stato trovato sulle rive del Rodano nella zona di Raron (VS). Secondo le analisi genetiche si tratta dell’individuo M63, da poco identificato per la prima volta. Secondo gli esami patologici, il lupo è morto per una ferita da arma da fuoco. L’Ufficio della caccia e della pesca sporge denuncia contro ignoti.

Alcuni operai forestali trovano una carcassa di lupo nel comune di Sils im Domleschg (GR). L’animale (M67) è stato ucciso a fucilate. Si tratta di un cucciolo nato nel 2015 nel branco del Calanda. Data la situazione, si presume che il lupo non sia stato abbattuto nel luogo in cui è stato rinvenuto e che il suo cadavere sia stato spostato. L’Ufficio caccia e pesca sporge denuncia contro ignoti.

Aprile 2016

Nel Canton Appenzello Esterno le analisi genetiche su un capriolo predato hanno rilevato la presenza di un lupo. L’animale era già stato avvistato da un’automobilista nella zona di Trogen.

Nella Bassa Sassonia (D) il lupo «Kurti» (MT6) del branco di Munster è stato «rimosso letalmente», come ora l’abbattimento viene chiamato dalle autorità. Il giovane maschio mostrava un «comportamento sospetto» (si avvicinava molto agli uomini) e non ha reagito ai tentativi di dissuasione di un esperto di lupi svedese.

Maggio 2016

Il Dipartimento vallesano dell’economica, dell’energia e dello sviluppo territoriale definisce una nuova politica di protezione delle greggi. In futuro, i cani da protezione non saranno più considerati una protezione per le pecore «adeguata» nelle zone molto frequentate dai turisti. Tuttavia le recinzioni elettriche, la presenza di pastori, l’impiego di cani da protezione e i recinti notturni sono riconosciuti come misure di protezione.

Giugno 2016

Il consigliere di stato vallesano Jacques Melly autorizza l’abbattimento del lupo M59 nella regione di Augstbord. Un’altra autorizzazione di abbattimento per lo stesso animale era stata rilasciata nel 2015 ed era scaduta senza successo. In questa zona un lupo ha ucciso 50 pecore e capre nei pascoli primaverili tra aprile e giugno. L’autorizzazione si basa sulla Legge federale sulla caccia e sulla rispettiva ordinanza. Durante i sopralluoghi, gli specialisti (incluso un rappresentante di Agridea) giungono alla conclusione che almeno 15 pecore sono state uccise in situazione protetta e che quindi i requisiti per l’abbattimento sono soddisfatti. L’autorizzazione di abbattimento dura 60 giorni.

Pro Natura ritiene l’autorizzazione illegittima. In questo caso il Canton Vallese non può autorizzare un abbattimento perché è molto probabile la presenza di un branco, e quindi di cuccioli. Se uno dei genitori venisse abbattuto, i lupacchiotti probabilmente non sopravvivrebbero. Pro Natura e WWF presentano ricorso e chiedono l’effetto sospensivo.

Luglio 2016

Un lupo che negli ultimi due mesi ha ucciso circa 50 pecore nel canton Uri viene ucciso dai guardacaccia nel comune di Attinghausen, poco dopo che la Direzione della sicurezza ne aveva autorizzato l’abbattimento. Il lupo, M68, era in buone condizioni fisiche, ma presentava una ferita da proiettile risalente ad almeno sette settimane prima. Si presume quindi che a questo lupo sia stato sparato illegalmente a fine maggio/inizio giugno 2016.

Agosto 2016

L’autorizzazione di abbattimento del lupo M59 nella zona di Augstbord, in Vallese, scade nuovamente senza l’uccisione dell’animale. Sulla base della legislazione vigente, il perimetro di tiro è stato definito in modo restrittivo.

I guardacaccia grigionesi dimostrano che il branco del Calanda si è riprodotto per il quinto anno consecutivo. Almeno sei cuccioli sono stati ripresi dalle fototrappole.

In Austria viene individuata la prima famiglia di lupi dopo oltre un secolo. Gli animali si trovano nell’area di addestramento militare di Allensteig, nel distretto di Zwettl.

L’Ufficio della caccia e della pesca del Canton Ticino fornisce la prova che il branco fondato dai lupi F8 e M47 si è di nuovo riprodotto in Valle Morobbia. Si presume la nascita di almeno tre cuccioli.

Il Consiglio federale sottopone a consultazione il progetto di revisione della legge federale sulla caccia (LCP). La bozza prevede che in futuro i Cantoni possano decidere autonomamente di abbattere lupi anche se appartenenti a un branco e che siano possibili anche interventi «di regolazione» nei branchi di lupi (senza la prova di avvenuti danni ingenti, ma solo se, a parere del Cantone, esiste una minaccia di danno ingente da parte del branco). Se un branco si riproduce, dovrebbe essere possibile ridurlo del 50% massimo nello stesso anno mediante il tiro. Pro Natura e WWF criticano la proposta del Consiglio federale. Chiedono che continui ad essere il governo federale a decidere sull’abbattimento, ma non sono contrari in linea di principio alla regolazione dei branchi. Tuttavia temono che le autorizzazioni di abbattimento vengano concesse in base a criteri politici invece che scientifici. Mettono inoltre in dubbio l’efficacia del principio stesso di regolazione.

Le autorità vallesane vengono informate dall’UFAM della presenza di un giovane lupo nella regione di Augstbord. Ci sono prove fotografiche fornite da un collaboratore di KORA e, inoltre, una persona ha avvistato una famiglia di lupi con tre cuccioli nella stessa zona. Si tratta del terzo branco di lupi identificato in Svizzera, e viene chiamato «branco di Augstbord». Nel caso della presenza di un branco, qualsiasi regolazione della popolazione di lupi necessita l’approvazione della Confederazione. I probabili fondatori di questo terzo branco svizzero sono M59 e F14.

Settembre 2016

Un cacciatore osserva e riprende un lupo a distanza ravvicinata a Mollis (GL). Due mesi dopo, le analisi genetiche rivelano che si tratta di un nuovo arrivato, M71, proveniente dalla popolazione italo-francese.

A Wienacht Tobel (AR) et Oberuzwil, l’uccisione di due pecore indica la presenza di un lupo.

In estate è stato identificato un nuovo lupo nel canton Berna, vicino a Bolitgen e adesso le fototrappole hanno individuato due lupi nella stessa zona. Nel 2016 è stata individuata più volte la femmina F13, che vive nella regione già da due anni.

Novembre 2016

L’Ufficio vallesano per la caccia, la pesca e la fauna presenta il bilancio dei danni commessi dai lupi durante l’anno. Nel 2016 sono stati recensiti nel cantone 9 lupi, di cui 3 giovani. Sono stati uccisi 187 animali da reddito. I danni ammontano a 83'680 CHF. Nella regione di Augstbord è confermata la presenza di un branco e il Cantone intende presentare domanda di regolazione alla Confederazione.

Il 30 novembre scade il periodo di consultazione per la revisione della legge federale sulla caccia. Pro Natura respinge categoricamente il progetto: non solo regolamenterebbe in modo insufficiente la regolazione del lupo richiesta dal Parlamento tramite la mozione Engler, ma indebolirebbe anche in modo massiccio la protezione di altre specie protette. Il prerequisito fondamentale per «regolare» gli effettivi di lupi dovrebbe essere una popolazione in grado di sopravvivere. Dopo l’entrata in vigore della revisione, la regolazione sarebbe consentita già a partire dalla presenza di tre branchi, e questo senza che i lupi abbiano causato alcun danno.

Dicembre 2016

Con l’approvazione dell’UFAM, il Canton Vallese rilascia un’autorizzazione di regolazione per il branco di Augstbord. Un singolo lupo del branco in questione può venire ucciso entro il 31 marzo 2017. Se durante questo periodo vengono individuati altri giovani lupi, la quota di abbattimento può essere aumentata di conseguenza.

A fine dicembre viene abbattuta una giovane femmina di lupo nel territorio del branco di Augstbord. L’animale (F22) è stato ucciso di notte vicino a un insediamento.

Nel 2016 sono stati uccisi dai lupi circa 380 animali da reddito. Sul territorio svizzero vivono tre branchi di lupi.

2015

Maggio 2015

Il Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB) annuncia l’intenzione di coordinare l’Associazione per una Svizzera senza grandi predatori. Pro Natura scrive una lettera a tutti i cantoni membri del SAB chiedendo loro di opporsi. È inaccettabile che un’associazione finanziata con denaro pubblico sostenga un obiettivo incostituzionale. Il SAB fa marcia indietro, promettendo di svolgere solo mansioni amministrative. Nonostante una richiesta diretta, gli statuti dell’associazione non sono stati resi noti.

Giugno 2015

I Cantoni Uri e Nidvaldo rilasciano un’autorizzazione per abbattere un lupo che ha ucciso diverse pecore. Siccome si tratta della prima presenza di lupi in questa regione, Pro Natura accetta la procedura. Le autorità e gli allevatori chiedono la messa in atto di misure di protezione delle greggi. Il lupo non è stato abbattuto e si è probabilmente spostato in un’altra zona.

Agosto/settembre 2015

Il Canton Vallese rilascia due autorizzazioni di abbattimento. La prima per il Vallon de Rechy e la Val d’Anniviers, con la motivazione che il lupo è apparso nella zona per la prima volta e perciò le greggi non sono protette. La seconda autorizzazione è per la regione di Augstbord, nella valle di Turtmann, dove sono stati individuati un maschio e una femmina. In questo secondo caso Pro Natura si oppone, perché i lupi sono presenti nella zona da anni e non sono ancora state attuate delle misure di protezione delle greggi efficaci. Inoltre non si può escludere la presenza di un branco. In entrambi i casi il lupo non è stato abbattuto.

In Valle Morobbia (TI), sopra Giubiasco, i guardacaccia riescono a individuare il secondo branco di lupi su territorio svizzero: il branco conta almeno 3 cuccioli. I genitori sono i lupi F08 e M47. La femmina è stata individuata geneticamente per la prima volta nel 2012, sembra essere molto timida e solitaria. Il maschio è stato individuato per la prima volta in Valle Maggia (TI) e in Mesolcina (GR) alla fine del 2014.

Novembre 2015

I Cantoni Grigioni e San Gallo chiedono all’Ufficio federale dell’ambiente un’autorizzazione per abbattere due giovani lupi del branco del Calanda. La richiesta viene motivata dal fatto che i lupi non hanno timore dell’uomo e che l’abbattimento servirebbe ad evitare questo comportamento negli altri individui del branco. Pro Natura è convinta che il comportamento di questi lupi non sia problematico. Tuttavia, vista la scarsa prospettiva di successo legale, Pro Natura non presenta opposizione ma critica fondamentalmente l’ordinanza sulla caccia.

Dicembre 2015

In dicembre l’UFAM autorizza l’abbattimento sulla base della revisione dell’ordinanza sulla caccia. Sia il Canton Grigioni che il Canton San Gallo emettono un ordine di abbattimento per due giovani lupi del branco del Calanda, da effettuare entro il 31 marzo. Il tiro deve avvenire in prossimità di insediamenti e in presenza del branco. A causa dell’inverno mite, i lupi rimangono in altitudine vicino alle loro prede, i cervi, e solo raramente vengono avvistati vicino alle zone abitate. Il periodo di abbattimento scade senza uccisioni di lupi.

Nel 2015 oltre 330 capi di bestiame sono stati uccisi dai lupi. Su territorio svizzero vivono due branchi di lupi.

2014

Estate 2014

Il branco del Calanda si riproduce per la terza volta. Vengono individuati almeno tre cuccioli.

Dall’01.10.2012 al 30.09.2014 sono stati identificati geneticamente 24 lupi (17 maschi e 7 femmine).

Settembre 2014

Pro Natura e WWF accettano la revisione della Strategia Lupo della Confederazione. È apprezzabile che per la prima volta viene riconosciuta l’influenza positiva del lupo e della lince sulle popolazioni di animali selvatici e sugli ecosistemi. Ciononostante, per il WWF e Pro Natura la regolazione tramite abbattimento deve essere possibile solo se non compromette la sopravvivenza della popolazione di lupi, il che non è ancora il caso. Le due associazioni chiedono una tavola rotonda per proseguire gli accordi del 2012.

Autunno 2014

La Strategia Lupo è in sospeso perché vengono presentate ulteriori mozioni politiche. Pro Natura non è fondamentalmente contraria a una revisione della legge sulla caccia (mozione Egler), che regolamenterebbe la convivenza tra popolazioni di montagna e lupi e introdurrebbe una regolazione degli effettivi di questa specie - ma solo nel caso in cui la sopravvivenza della popolazione di lupi non sia a rischio. Pro Natura rifiuta invece categoricamente la caccia al lupo (Mozione Imoberdorf).

Dicembre 2014

La consigliera federale Doris Leuthard annuncia una nuova revisione dell’ordinanza sulla caccia. L’obiettivo è quello di facilitare gli interventi sui branchi di lupi, anche se in Svizzera oggi ne vive soltanto uno. Pro Natura è delusa da questo atteggiamento frettoloso e controproducente e si aspetta un impegno maggiore da parte di Doris Leuthard per una politica pragmatica e orientata alle soluzioni. Pro Natura richiede da tempo una corretta gestione del lupo a livello nazionale che non si limiti agli abbattimenti, ma che consideri anche l’importante ruolo ecologico svolto da questo carnivoro (per esempio nella pianificazione della caccia e nella selvicoltura) e che implichi una migliore protezione delle greggi, un’informazione ampia e concreta della popolazione così come gli aspetti turistici.

Nel 2014 circa 200 capi di bestiame sono stati uccisi dai lupi.

2013

In un’intervista rilasciata alla rivista L’Illustré, un cacciatore vallesano afferma di cacciare regolarmente di frodo (tra gli animali uccisi, anche 10 linci) e di conoscere persone che hanno sparato illegalmente ai lupi. WWF e Pro Natura sporgono denuncia contro il bracconiere, ma il caso viene archiviato nel 2014 perché caduto in prescrizione.

Estate 2013

Il branco del Calanda si riproduce per la seconda volta. Vengono individuati almeno cinque cuccioli, di cui tre femmine. Due lupi vengono abbattuti illegalmente: il primo (M44) perché scambiato dal cacciatore per una volpe, mentre il secondo (M42) è stato cacciato di frodo. Un giovane lupo nato nel 2013 (M43) muore investito da un treno a Schlieren, vicino a Zurigo.

Agosto 2013

Dopo che in giugno il governo federale non autorizza l’abbattimento del lupo M35, il Consiglio di Stato vallesano decide in agosto di permetterne l’uccisione, nonostante l’assenza di misure di protezione delle greggi. Il lupo viene ucciso il 2 settembre da un guardacaccia. Pro Natura richiede un colloquio con Jacques Melly, il consigliere di Stato responsabile.

Novembre 2013

Il Consiglio federale aumenta i fondi per la protezione delle greggi e li garantisce giuridicamente nell’ordinanza sulla caccia. Pro Natura accoglie questa decisione con entusiasmo e invita i Cantoni e gli allevatori ad adottare misure di protezione delle greggi.

Nel 2013 vengono uccisi dai lupi circa 240 capi di bestiame.

2012

Maggio 2012

Le quattro associazioni CacciaSvizzera, Federazione svizzera d’allevamento ovino, WWF e Pro Natura concludono un accordo sulla gestione dei grandi predatori. Per la prima volta vengono elaborati dei principi comuni per la gestione di lupi, linci e orsi, accettando in generale il loro ritorno naturale.

Settembre 2012

In Svizzera viene identificata la prima cucciolata di lupi. Dopo 17 anni di presenza sul territorio, due lupi si sono incontrati nel Calanda (GR) e hanno fondato un branco che conta almeno quattro piccoli.

L’iniziativa popolare federale «Lupo, orso e lince» fallisce. Pro Fauna lancia l’iniziativa popolare federale «Per la protezione dei grandi predatori (orso, lupo e lince)». Pro Natura la considera troppo radicale e non sostiene la raccolta di firme.

Novembre 2012

L’anno scorso in Svizzera sono stati identificati geneticamente nove lupi adulti, di cui due femmine (F5, Jaun/FR, F7 Calanda/GR). Ai lupi è stata attribuita la morte di 114 capi di bestiame, il 90% dei quali non apparteneva a greggi protette.

2011

Gennaio 2011

Le associazioni Pro Natura, WWF Svizzera, CacciaSvizzera e la Federazione svizzera d’allevamento ovino hanno avviato, sotto la concertazione dell’UFAM, discussioni regolari sulla gestione futura di linci, lupi e orsi, tenendo in considerazione gli interessi delle popolazioni coinvolte. L’obiettivo degli incontri è di trovare un denominatore comune per le strategie future.

Marzo 2011

Contro la raccomandazione della propria Commissione per l’ambiente e delle organizzazioni per la protezione della natura, il Consiglio degli Stati concorda con il Consiglio nazionale che in futuro le specie protette potranno essere abbattute nei cantoni a partire dal momento in cui i proventi della caccia diminuiranno.

Giugno 2011

Grazie a una fototrappola viene dimostrata per la prima volta la presenza del lupo a Pontarlier, nel Giura francese. Il lupo ha attaccato diverse pecore, causando disagio tra gli allevatori locali, che organizzano perciò una manifestazione davanti alla prefettura.

Settembre 2011

Il Canton Vallese non autorizza abbattimenti malgrado 80 pecore uccise. Questo perché le misure di protezione delle greggi coinvolte sono assenti o insufficienti e perciò i criteri della Strategia Lupo non sono soddisfatti.

Ottobre 2011

Secondo le statistiche di KORA, quest’anno sono state uccise 193 pecore. Quasi tutte appartenevano a greggi non protette, il che dimostra l’efficacia delle misure di protezione nella maggior parte dei casi. Nell’Alto Vallese è stata dimostrata da analisi genetiche la presenza di cinque nuovi lupi – quattro maschi e una femmina. In totale, in Svizzera, è stato possibile identificare geneticamente nove lupi.

2005-2012

21 marzo 2005

Un lupo viene fotografato da una fototrappola installata da un collaboratore dell’Ufficio della caccia e della pesca del Canton Ticino. Si tratta probabilmente del lupo n° 13.

Fine novembre 2005 (14° lupo, maschio)

Nella regione di Valendas/Durschin, nella Surselva, vengono trovati escrementi di lupo. Le analisi rivelano che le feci non provengono dallo stesso animale che vive nella regione dal 2002.

Dicembre 2005

Un altro lupo viene avvistato ad Avers e nella Val Sursette (GR). Diverse persone hanno visto un animale simile a un lupo e alcune lo hanno fotografato con il cellulare. Tuttavia non sono stati trovati né escrementi né peli da esaminare. Nel 2005 sono stati segnalati e risarciti 19 danni a bestiame minuto causati da lupi.

Gennaio 2006

Alcuni escursionisti avvistano un lupo sul versante francese del Clos du Doubs, a pochi chilometri da St. Ursanne (JU).

3 febbraio 2006

Su un’alpeggio vicino a Dalpe (TI), un lupo viene colpito da un bracconiere mentre mangiava un cerbiatto. Il lupo riesce a fuggire nonostante le ferite. Osservazioni successive confermano che il lupo, probabilmente il n° 13, è sopravvissuto.

22 marzo 2006 (15°  lupo, maschio, M13)

Un lupo viene travolto da un treno a Gsteigwiler, vicino a Interlaken (BE). Si tratta di un maschio della popolazione italiana. Le analisi rivelano che il lupo era malato di rogna.

Aprile 2006

Un lupo viene avvistato nei pressi di Gluringen nel Goms (VS). Nel corso dell’estate 30 pecore vengono uccise da lupi nel Goms e nella regione del Sempione.

Maggio 2006

Tracce e lacerazioni su tre cervi uccisi indicano che un lupo è presente nella regione di Klosters (GR).

1° settembre 2006

Il Consiglio di Stato vallesano autorizza l’abbattimento del lupo nel Goms. I cacciatori locali possono richiedere un permesso di tiro presso il guardacaccia o presso l’Ufficio della caccia, della pesca e della fauna selvatica.

27 settembre 2006 (16° lupo, maschio)

Sull’alpe di Conche vicino a Morgins (VS), un lupo uccide 8 pecore e ne ferisce altre 11. Altre 9 pecore sono scomparse. I media parlano di 6 pecore morte e 25 ferite nello stesso attacco.

11 ottobre 2006

In seguito all’attacco del 27 settembre, il Consiglio di Stato vallesano autorizza l’abbattimento di un lupo nel Basso Vallese.

16 ottobre 2006 (17° lupo, femmina)

Nella regione di Onne, nel Basso Vallese, un gregge di pecore viene attaccato da un lupo. Le analisi eseguite rivelano che si tratta di una femmina.

26 ottobre 2006 (18° lupo, femmina)

Su mandato dell’Ufficio caccia e pesca del Canton Vallese, un guardacaccia abbatte un lupo nel Goms. Si tratta di una femmina.

14 novembre 2006

WWF e Pro Natura presentano ricorso contro l’autorizzazione di abbattimento per un lupo nel Basso Vallese.

21 novembre 2006

Su mandato dell’Ufficio caccia e pesca del Canton Vallese, un guardacaccia spara a un lupo sull’alpe di Conche, sebbene il tribunale cantonale vallesano avesse attribuito l’effetto sospensivo al ricorso presentato dal WWF e da Pro Natura. L’esame del lupo rivela che l’animale era già stato colpito in precedenza da pallettoni. Probabilmente si tratta del lupo n° 16.

27 novembre 2006 (19° lupo, maschio)

Un animale sconosciuto uccide 8 pecore nei pressi di Pohlern, vicino a Thun. Il 12 dicembre l’ispettorato della caccia del Canton Berna informa che le pecore sono state uccise da un lupo, un maschio della popolazione italiana. Nel 2006 sono stati segnalati e risarciti in totale 94 danni a bestiame minuto causati dai lupi.

14 marzo 2007

Vicino a Estavannens, nel canton Friburgo, diverse persone affermano di aver visto un animale che potrebbe essere un lupo.

22 marzo 2007

Un lupo viene avvistato vicino a Zweisimmen (BE).

27 marzo 2007

Un lupo uccide 6 pecore a Thierachern, vicino a Thun.

13 luglio 2007

Tra il 13 luglio e il 26 agosto, alcune pecore e capre vengono uccise durante diversi attacchi nella regione delle Muverans. Le analisi genetiche provano la presenza di un lupo della popolazione italiana. Si tratta del primo rilevamento di lupo nel Canton Vaud dopo 152 anni.

27 settembre 2007

Il Canton Vallese autorizza l’abbattimento di un lupo nello Chablais. Nel giro di quattro mesi, l’animale ha ucciso 41 pecore e vitelli in Val d’Illiez e sulla vicina alpe di Susanfe. Il permesso di tiro scade senza l’avvenuta uccisione.

28 ottobre 2007 (20° lupo, maschio)

Viene attestata la presenza di un lupo vicino a Brigels. Le analisi genetiche dimostrano che non si tratta del lupo n° 11, identificato in Surselva dal 2002.

Nel 2007 sono stati segnalati e risarciti in totale 97 danni al bestiame minuto causati dai lupi.

Gennaio 2008

Un lupo viene individuato nei pressi di Oberstocken (BE). Le analisi genetiche dimostrano che si tratta dello stesso animale individuato nel 2006 a Pohlern e nel 2007 vicino a Zweisimmen, Saanen, Jaun ed Estavannens. Il 13 gennaio il lupo viene fotografato nei pressi di Latterbach, nella Simmental.

23 febbraio 2008

Il lupo no 20 viene individuato vicino a Panix (GR).

Inizio marzo 2008

Un lupo viene fotografato vicino a Quinto (TI). Potrebbe essere il lupo n° 13.

10 marzo 2008

Entra in vigore la nuova Strategia Lupo dell’Ufficio federale dell’ambiente. Le modifiche sono minime e Pro Natura la definisce una farsa, perché non protegge il lupo. Fino a questo momento in Svizzera sono stati rilasciati 7 autorizzazioni di abbattimento, uno dei numeri più alti d’Europa.

6 maggio 2008

A Sonogno (TI) un lupo causa danni ad un gregge di capre. Gli allevatori della regione chiedono che l’animale venga abbattuto.

16 ottobre 2008

Un lupo causa danni a Teufibach, nel Canton Obvaldo. Il 19 ottobre un lupo viene ripreso da una fototrappola nella Melchtal. Si tratta della prima prova della presenza di un lupo nel canton Obvaldo dopo 164 anni.

12 giugno 2008

Un lupo causa danni in un gregge di pecore nei pressi di Bex (VD). Ulteriori danni si verificano nel corso dell’estate.

15 luglio 2008

Un lupo aggredisce un gregge di pecore vicino a Troistorrents (VS). Ulteriori danni si verificano nel corso dell’estate.

30 ottobre 2008

Un lupo causa danni vicino a Rüschegg (BE).

Inizio novembre 2008 (21° lupo)

Viene individuato un lupo in una valle laterale della Val Müstair. Nel 2008 si contano almeno 9 diversi lupi nella regione alpina svizzera, distribuiti nelle Alpi occidentali e orientali. La loro presenza è stata attestata in 6 diversi cantoni. Nel 2008 sono stati segnalati e risarciti 107 danni causati dai lupi al bestiame minuto.

16 novembre 2008

Nel Vallese una richiesta di abbattimento viene rifiutata perché le pecore uccise non erano protette o lo erano in misura insufficiente, nonostante la presenza del lupo l’anno precedente. È stato fatto un piccolo passo avanti nelle misure di protezione delle greggi. Quest’anno sono stati protetti 45 alpeggi con 150 cani. Le autorità stimano la presenza di 15 lupi in Svizzera.

Dicembre 2008

Secondo un sondaggio, quasi l’80% della popolazione è favorevole al ritorno del lupo in Svizzera. Già nel 2007 l’82% della popolazione era favorevole a un ritorno naturale del lupo.

Gennaio 2009

Il lupo torna nel canton Lucerna dopo 200 anni.

10 maggio 2009

Un sondaggio commissionato da Pro Natura all’Istituto di ricerche gfs-zürich rileva che il 70% degli intervistati è contrario all’abbattimento di lupi e linci, anche se la loro presenza comporta una riduzione della selvaggina.

Agosto 2009

Dopo l’uccisione di pecore in diversi luoghi, il Canton Vallese e il Canton Lucerna in una settimana autorizzano l’abbattimento di tre lupi (Val des Dix, Val d’Illiez, Entlebuch). Pro Natura e WWF presentano congiuntamente un ricorso in tutti e tre i casi, perché quasi tutte le greggi non erano protette e perché non è stata fornita alcuna prova evidente di attacchi di lupi. Pro Natura è convinta che la Strategia Lupo non garantisca la protezione di questa specie ma che anzi venga interpretata a suo sfavore. Nel frattempo dal 2007 sono stati individuati 12 nuovi lupi, otto dei quali nel 2009. Nella regione di Vaud-Friborgo-Berna si trovano un maschio e una femmina. KORA riferisce che nel 2009 sono state uccise dai lupi 127 pecore e 2 capre.

Agosto 2010

L’estate 2010 è relativamente tranquilla fino ad agosto. Entro la fine dell’anno vengono segnalati 84 casi di danni, segno evidente che l’aumento delle misure di protezione sta avendo effetto. Attualmente si ritiene che in Svizzera siano presenti 15-20 lupi. Nel 2010 è stato identificato un solo nuovo individuo.

In agosto viene attaccata una mandria di bovini sull’alpe di Scex. Per la prima volta è stata individuata una coppia di lupi. È stato subito autorizzato l’abbattimento di uno dei lupi e l’11 agosto è stato ucciso il maschio, anche se non si può escludere la presenza di cuccioli.

Settembre 2010

Il 30 settembre, il Consiglio nazionale discute 14 interventi parlamentari sul lupo, ovvero temi legati alla Convenzione di Berna, l'estensione della definizione di danni da selvaggina e l'estivazione delle pecore. Il Consiglio nazionale decide che la Svizzera dovrebbe avanzare nella Convenzione di Berna una riserva concernente il lupo e, se ciò non fosse possibile, ritirarsi dalla Convenzione per la conservazione internazionale delle specie. Il Consiglio nazionale vuole inoltre che le perdite subite dai Cantoni nell’ambito della regalia della caccia siano considerate come danni da selvaggina e possano quindi essere motivo di regolazione delle specie protette. Il Consiglio nazionale respinge l’estensione della protezione delle greggi.

2000-2004

15 marzo 2000

I guardacaccia vallesani trovano di nuovo tracce ed escrementi di lupo in Val d’Hérens. Il campione di escrementi viene raccolto per essere analizzato. Il Canton Vallese vorrebbe catturare il lupo e dotarlo di un trasmettitore.

31 marzo 2000

Yvon Crettenand, dell’Ufficio della caccia, della pesca e della fauna del Canton Vallese, presenta delle tracce di lupo e sei camosci morti. Secondo le sue informazioni, gli animali sono stati uccisi in una notte sopra la frazione di Lana, vicino a Evolène.

1° maggio 2000

L’UFAFP autorizza l’abbattimento del lupo che a fine aprile ha ucciso 9 pecore sotto Evolène, in Val d’Hérens.

27 giugno 2000 (6° lupo)

Il 27 giugno a Ginals (VS), per la prima volta un animale selvatico uccide diverse pecore. Nelle otto settimane seguenti vengono uccise altre pecore nei vicini comuni di Ergisch, Embd, Törbel, Bürchen e Eischoll. Gli esami degli escrementi dimostrano che si tratta di un lupo maschio della popolazione italiana. Alcune persone riferiscono di avere visto un lupo. Ad inizio agosto il governo federale autorizza l’abbattimento del lupo. Tra fine giugno e fine luglio vengono segnalate 56 predazioni di pecore nella regione di Bellwald, Bettmeralp e Riederalp, Fiesch e Fieschertal. I primi danni vengono scoperti a fine giugno all’alpe di Bellwald. A inizio luglio un cacciatore avvista un lupo a Bellwald e poi nella regione dell’Aletsch. Non è possibile confermare con certezza se i danni siano stati effettivamente causati da un lupo.

3 luglio 2000 (7° lupo, maschio)

In Val d’Hérens vengono trovati escrementi di lupo, poi analizzati. Il campione non proviene dal lupo n° 6 ma da un altro maschio della popolazione italiana.

25 agosto 2000 (8° lupo, maschio)

Un lupo viene ucciso in Val d’Hérens. Si tratta di un maschio d’origine italiana di 34 kg, di un’età compresa tra i due e i cinque anni. Gli esami dei tessuti provano che non si tratta di uno degli individui che hanno causato danni in Val d’Hérens. Lo stesso giorno a Ginals (VS), sotto il Signalhorn, un lupo viene colpito e probabilmente ferito a morte da un guardacaccia. Potrebbe essere il lupo n° 6. Nel 2000 il Canton Vallese ha risarcito 142 pecore e un altro animale domestico uccisi dai lupi per un totale di Fr. 69'020.- (Fr. 483.- per animale). Nel 2001 il Canton Vallese ha risarcito 110 pecore uccise dai lupi per un totale di Fr. 41'826.- (Fr. 380.- per animale). Si tratta di danni verificatesi nel 2000 nella regione dell’Aletsch. Nella zona non è stato possibile provare chiaramente la presenza di un lupo.

10 gennaio 2001

Sul Pian di Boor, nel comune di Carasso (TI), sopra Bellinzona, un lupo uccide tre capre.

7 marzo 2001

5 pecore vengono uccise a Ragone, vicino al confine con la Svizzera. Marco Giacometti sospetta che il predatore sia un lupo. Il 21 marzo a Roticcio viene esaminata la carcassa di una cerva. Le impronte e i segni dei morsi indicano che l’animale è stato ucciso da un lupo.

10 aprile 2001

In Bregaglia (GR) viene trovato un cervo morto. L’esame degli escrementi, effettuato il 7 maggio, conferma la presenza di un lupo. Tra il 3 maggio e il 12 giugno il lupo uccide 14 capi. Il 6 giugno si tiene la prima riunione per discutere le misure preventive e il 12 giugno vengono adottate le prime misure di protezione.

20 agosto 2001

In accordo con la Confederazione, il Canton Grigioni autorizza l’abbattimento del lupo in Bregaglia. Fino all’inizio della stagione di caccia nel cantone, i guardacaccia investono 420 ore alla ricerca del predatore, ma senza successo. Dal 20 agosto al 28 settembre, il lupo uccide altri 14 capi in 3 attacchi. Il 23% dei danni si è verificato dopo il rilascio dell’autorizzazione all’abbattimento. In totale, il lupo in 17 attacchi ha ucciso 23 pecore, 37 agnelli e una capra. L’indennizzo ammonta a Fr. 16'540 (Fr. 270.- per animale). Durante la sua permanenza in Bregaglia, il lupo è stato filmato una volta da alcuni turisti.

29 settembre 2001 (9° lupo, un maschio vissuto in Svizzera per almeno 8 mesi)

Un lupo viene ucciso da un cacciatore nella regione di Margna (GR), vicino al passo del Maloja. Si tratta di un maschio adulto di 42 kg, proveniente dalla popolazione italiana.

12 luglio 2002 (10° lupo, femmina)

Un animale sconosciuto attacca delle pecore sull’alpe Pontimia, nella Zwischbergental, uccidendo 13 animali e ferendone 4. Nelle notti seguenti avvengono ulteriori attacchi. Il 23 luglio viene segnalata la perdita di 26 pecore. Il Cantone autorizza l’abbattimento. Dal 23 luglio le pecore sull’alpe vengono sorvegliate da Walter Hiltbrand con i suoi cani da protezione delle greggi, e il lupo non attacca più. Campioni di escrementi trovati sull’alpe dimostrano che si tratta di una lupa della popolazione italiana, che in seguito riceve il nome di «Pontimia Mary». Esiste un campione fecale di questa femmina raccolto nel 2001, nella Valle Pesio, a sud di Cuneo (Italia). A settembre vengono segnalate altre due pecore morte e 24 sarebbero scomparse. Durante l’inverno viene segnalata la presenza di lupi sul versante italiano del Sempione.

Inizio settembre 2002

5 pecore vengono uccise da un animale sconosciuto nei comuni di Waltensburg e Brigels. Altre perdite si registrano tra il 23 agosto e il 23 settembre nel comune di Andiast (4 attacchi, 13 pecore uccise o ferite). Nella regione viene inoltre segnalata la scomparsa di pecore. In Val Frisal, vicino a Brigels, diverse persone avvistano un animale che descrivono come un lupo. Durante la caccia alta nei Grigioni, l’animale viene visto da 6 cacciatori sopra Panix. Gli avvistamenti suggeriscono la presenza di un lupo nell’Oberland grigionese. Circa una mezza dozzina di campioni fecali vengono inviati a Losanna per essere esaminati, ma nessuno di questi escrementi proviene da un lupo. Nel 2002 sono stati segnalati 38 casi di danni al bestiame causati da lupi, di cui 26 nel Vallese e 12 nei Grigioni.

Febbraio 2003 (11° lupo, maschio)

Il 31 dicembre vicino a Brigels e il 21 gennaio vicino a Danis/Brigels vengono prelevati dei campioni di feci di lupo. L’analisi dimostra che gli escrementi sono di lupi di origine italiana. In base agli avvistamenti, almeno un lupo è presente in questa regione dall’estate 2002.

13 e 20 marzo 2003

Il 13 marzo un lupo attacca per la prima volta una pecora nella regione del Sempione. Il 20 marzo una pecora viene uccisa da un lupo nella Zwischbergental.

7 maggio 2003

Il governo vallesano autorizza l’abbattimento del lupo n° 10 sul passo del Sempione. Il direttore dell’UFAFP, Philippe Roch, chiede al Consiglio di Stato vallesano di rinviare l’abbattimento fino a quando non verranno adottate nuove misure di prevenzione. Il WWF presenta ricorso al Tribunale federale contro l’autorizzazione all’abbattimento rilasciata dal Canton Vallese e vince. Il Consiglio di Stato deve tenerne conto.

Ottobre 2003 (12° lupo, maschio)

Nell’Alto Vallese si aggira un altro esemplare oltre alla lupa n° 10. Nei pressi dell’Ofental, vicino a Saas, vengono uccisi o feriti 5 pecore e un agnello. Gli esperti deducono dalle tracce trovate che si tratti dello stesso lupo che ha causato danni in Italia durante l’estate, ma non della lupa n° 10. Nel 2003 sono stati segnalati 38 danni al bestiame causati dai lupi.

Gennaio 2004 (13° lupo, maschio)

A Osco (TI), una capra viene uccisa da un animale selvatico. L’analisi delle feci dimostra che si tratta di un lupo maschio della popolazione italiana. In seguito vengono trovati altri indizi della presenza del lupo in Leventina e in Val Bedretto.

Giugno 2004

Un lupo maschio viene fotografato sopra Ilanz da una fototrappola. Si tratta probabilmente dell’individuo n° 11.

Da maggio a novembre 2004

Tra maggio e novembre 2004 diverse persone osservano uno o due lupi nel Giura svizzero: a maggio tra Cœuve e Lugnez (JU) e vicino a Montavon (JU), a settembre vicino a Les Ponts-de-Martel (NE), in ottobre in Val de Ruz (NE), a novembre vicino a Vallorbe (VD) e a Le Solliat (VD). Non ci sono però prove sicure della presenza di questi animali. Nel 2004 sono stati segnalati 44 casi di danni al bestiame causati da lupi.

1995-1999

Il ritorno del lupo in Svizzera inizia nel 1995

Il lupo è protetto in Italia dagli anni Settanta. La piccola popolazione di lupi in Abruzzo è così riuscita ad ingrandirsi e a diffondersi verso nord, raggiungendo le Alpi all’inizio degli anni Novanta.

16 luglio 1995

Un animale misterioso uccide alcune pecore su un alpeggio in Val d’Entremont (VS). Fino a metà agosto si contano 70 pecore uccise in Val d’Entremont e in Val Ferret. La stampa riporta la notizia a partire da metà agosto. Se un lupo causa danni ingenti, i Cantoni possono autorizzarne in qualsiasi momento l’abbattimento. I Cantoni sono però anche tenuti a risarcire finanziariamente gli eventuali danni.

17 settembre 1995 (1° lupo, maschio, eventualmente un 2° lupo)

Vengono raccolti due campioni di escrementi sull’alpe in Val d’Entremont (VS). L’analisi genetica rivela in seguito che le feci provengono probabilmente da due lupi diversi, entrambi maschi appartenenti alla popolazione italiana.

5 febbraio 1996

Una fotocamera automatica installata da Jean-Marc Landry e Armel Perrion sopra Liddes (VS) si attiva con i movimenti di un animale. Secondo gli esperti, l’immagine mostra chiaramente un lupo. Si tratta della prima prova della presenza di un lupo in Svizzera. L’animale proviene probabilmente dall’Italia.

5 febbraio 1996, ore 23.00

Il guardacaccia Tony Roduit avvista un lupo da una distanza di 70 metri nei pressi di Bourg-Saint-Pierre e gli spara. Le tracce di sangue dimostrano che l’animale è probabilmente ferito a una zampa.

7, 8 e 10 febbraio 1996

Su richiesta del guardacaccia, nei giorni successivi 50 cacciatori della regione effettuano diverse battute di caccia al lupo, ma senza successo.

11 febbraio 1996

Un giornalista del quotidiano Le Matin riceve una foto che ritrae una testa di lupo. I mittenti affermano di avere sparato al lupo a mezzanotte del 27 gennaio. In seguito la notizia si rivela falsa.

19 marzo 1996

Vengono viste per l’ultima volta le tracce del lupo ferito.

5 maggio 1996

Un guardacaccia sostiene di avere sparato e colpito un lupo nei pressi di Orsières. La ricerca dell’animale non ha successo.

La morte di 117 pecore e 2 capre nella regione del Gran San Bernardo avvenuta tra il luglio 1995 e il maggio 1996 viene attribuita al lupo. I danni vengono stimati in Fr. 57'000.- (Fr. 479.- per animale) dai sei allevatori colpiti – Florian Volluz, Dominique Duay, Claudine Klaefiger, Raymond Joris, Victor Tissières et Armel Perrion. Pro Natura e WWF versano congiuntamente Fr. 30'000. La Confederazione non dispone di basi legali per il risarcimento dei danni e il Canton Vallese rifiuta una compensazione finanziaria degli animali predati ed è fondamentalmente contro il ritorno del lupo, sia che si tratti di una reintroduzione artificiale, sia naturale.

28 giugno 1997

Il comune di La Fouly nella Val Ferret (VS) inaugura il sentiero didattico «Sulle tracce del lupo».

2 ottobre 1998

Nella piccola valle tra Aranno e Iseo (TI), un cacciatore e amante della natura crede di aver visto un lupo relativamente da vicino.

Ottobre/novembre 1998

Su versante nord e sud del passo del Sempione, più di 20 pecore vengono uccise da un animale selvatico. A metà dicembre quattro cervi e mufloni vengono uccisi all’interno di un recinto nello spazio di due notti.

25 novembre 1998 (3° lupo, maschio, M01)

Sulla rampa del centro di raccolta carcasse di Reckingen (VS), il responsabile Thomas Schmid trova un lupo morto. L’animale è stato ucciso illegalmente, colpito sul fianco destro da pallettoni di 3 mm, da una distanza di circa 30 metri. Si tratta di un giovane maschio di circa 32 kg, proveniente dall’Italia. In primavera viene accusato dell’uccisione Christoph Imwinkelried, in seguito scagionato. Nel febbraio 2001 Elmar Schwik, consigliere comunale di Reckingen, dichiara che a sparare è stato un suo collega suicidatosi nell’aprile 1999. Un mese dopo dichiara poi alla polizia cantonale del Vallese di avere sparato lui stesso al lupo.

Dicembre 1998

Raphael Squaratti osserva e fotografa delle tracce di lupo nella regione del Sempione. Il 24 dicembre avvista un lupo vicino all’ovile di suo zio, nella stessa regione. A fine dicembre alcune pecore vengono attaccate e uccise da un animale selvatico a Bitsch e a Zwischbergen. Nel 1998 il Canton Vallese ha risarcito come danni da lupo 36 pecore e 8 altri animali domestici uccisi in 9 attacchi, per un costo di Fr. 32’046.- (con una media di Fr. 728.- per animale). Secondo la revisione dell’ordinanza sulla caccia del 1996, l’80% dei costi dei danni è a carico della Confederazione e il 20% del Cantone.

14 gennaio 1999 (4° lupo, maschio, M02)

Al mattino presto un lupo viene investito e ucciso dalla jeep di una squadra di sgombero della neve sul passo del Sempione. Si tratta di un giovane maschio di 28 kg di origine italiana. L’autista Hermann Squaratti ha ricevuto gli onori da Gondo, il suo comune. L’analisi genetica dimostra che il lupo n° 4 e il lupo n° 3 erano strettamente imparentati, forse fratelli, e provenivano probabilmente da un branco di lupi delle Alpi marittime francesi.

Aprile 1999

Raphael Arlettaz dell’associazione Fauna Valais informa che un loro membro ha scoperto tracce e peli di lupo in Vallese. I peli sono stati analizzati ma il luogo esatto del ritrovamento rimane segreto.

27 maggio 1999

Alcune pecore vittime di un attacco a Commeire (VS) lasciano supporre la presenza di un lupo.

3 giugno 1999 (5° lupo, maschio)

Alcuni escursionisti avvistano a Veysonnaz, sulla «Piste de l’Ours», un animale che identificano come un lupo. La dichiarazione viene confermata dal ritrovamento di escrementi. Si tratta di un maschio di origini italiane che rimarrà in Vallese fino al 16 aprile 2000.

Luglio 1999

Il 12 luglio due greggi di pecore vengono attaccate in Val des Dix (VS). Tra il 20 e il 21 luglio vengono uccisi 4 agnelli e feriti una pecora e 10 agnelli. L’analisi degli escrementi e dei peli provano che si tratta di un lupo.

29 giugno 1999

Il quotidiano Le Temps pubblica la foto di un lupo scattata in Val des Dix vicino a Toueno da Yvon Crettenand, un collaboratore dell’Ufficio caccia e pesca vallesano. Il cane da caccia di Georges Mayoraz, capo dei circondari caccia e pesca del Vallese centrale, muore avvelenato in un pascolo all’alpe. Il veleno era probabilmente destinato al lupo.

Fine novembre 1999

Tra il 6 e l’8 novembre, 40 pecore vengono attaccate da un animale nella zona di Evolène. 22 di esse vengono uccise. Dall’inizio dell’anno 122 pecore sono state uccise e 18 ferite, mentre altre 63 sono scomparse. Nel 1999 il Canton Vallese risarcisce 136 pecore uccise dai lupi e 128 disperse. In totale sono stati registrati 19 casi di danni, per un totale di Fr. 106'100.- (con un indennizzo del 50% per pecora dispersa, il risultato è di Fr. 530.- per animale).

1908-1994

1908

Un lupo viene abbattuto in Ticino.

27 novembre 1947

Un lupo maschio viene abbattuto nei pressi d’Eischoll (VS). Visti i danni causati alle greggi, è verosimile che il lupo sia vissuto nella zona dall’estate 1946 fino al novembre 1947.

9 settembre 1954

Una lupa viene abbattuta sull’Alp Campascio d’Ur, vicino a Poschiavo (GR).

1971

Un lupo maschio viene abbattuto in Ticino.

13 dicembre 1978

Un giovane lupo maschio di 36 kg viene abbattuto a Lenzerheide (GR). Nel corso dell’anno l’animale aveva ucciso 89 pecore e 3 capre. La sua morte è stata festeggiata ufficialmente alla presenza di alcune personalità.

15 maggio 1990

Un lupo viene abbattuto vicino ad Hägendorf (SO) con l’autorizzazione federale. Gli allievi del comune cantano davanti al cadavere «Il lupo è morto». Da circa due mesi l’animale causava danni nei cantoni di Basilea Campagna e di Soletta.

Weiterführende Informationen

Informazioni

Cause conosciute di morte dei lupi in Svizzera.

26 autorizzazioni di abbattimento e 6 autorizzazioni di regolazione (di cui 14 tiri ad animali isolati portati a termine con successo e 3 interventi di regolazione portati a termine con successo)

Numero totale di lupi morti: 57 (dal 1998 in poi, inclusi abbattimenti autorizzati)

Abbattimenti legali: 21 lupi
Abbattimenti illegali: 10 lupi (inclusi i tiri effettuati «per sbaglio»)

Incidenti: 24 lupi (per la maggioranza morti investiti)

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